A circa due settimane dalla formale riapertura delle scuole in Siria, proseguono secondo gli attivisti anti-regime in alcuni epicentri della rivolta manifestazioni di protesta inscenate da studenti durante le ore di lezione e in prossimità degli edifici scolastici.
Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano panarabo Asharq al Awsat, che cita fonti locali, per la prima volta dallo scoppio delle proteste nel marzo scorso, una statua del defunto presidente siriano Hafez al Assad, padre dell’attuale raìs, è stata demolita ieri da alcuni studenti nel cortile di una scuola.
E’ accaduto all’interno dell’istituto intitolato a Rashid Muhyi ad Din a Harasta, sobborgo nord della capitale. Le forze di sicurezza – proseguono le fonti – sono intervenute poco dopo, arrestando numerosi studenti. Sempre secondo Asharq al Awsat, dimostrazioni analoghe si sono verificate ieri in tre diversi istituti di Duma, periferia limitrofa a Harasta: nelle scuole Bakkura, Darar e Hassan al Bassri.Mentre a Zamalka, altro sobborgo di Damasco, gli studenti hanno tentato invano di riunirsi in corteo fermati dalle forze di sicurezza.
Nell’estremo nord-ovest del Paese, nella regione di Idlib, l’esercito avrebbe circondato la scuola di Kfar Nabl, dove si erano assembrati numerosi studenti. Quattro di loro sono stati arrestati assieme a una madre che chiedeva il rilascio di suo figlio. Le fonti aggiungono che a Dayr az Zor, capoluogo della regione orientale della Siria, gli studenti del liceo tecnico del quartiere di Qusur hanno scandito slogan anti-regime e la maggior parte di loro sono stati arrestati.